Claudia de' Medici
Claudia de' Medici | |
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Frans Luycx, Ritratto dell'arciduchessa Claudia de' Medici, 1635, Kunsthistorisches Museum, Vienna | |
Duchessa consorte di Urbino | |
In carica | 1621 – 1623 |
Predecessore | Livia della Rovere |
Successore | Livia della Rovere |
Arciduchessa consorte dell'Austria Anteriore | |
In carica | 19 aprile 1626 – 13 settembre 1632 |
Predecessore | Anna Caterina Gonzaga |
Successore | Anna de' Medici |
Trattamento | Sua Altezza Reale |
Altri titoli | Principessa di Toscana Arciduchessa d'Austria Contessa consorte del Tirolo |
Nascita | Firenze, 4 giugno 1604 |
Morte | Innsbruck, 25 dicembre 1648 |
Luogo di sepoltura | Chiesa dei Gesuiti, Innsbruck |
Dinastia | Medici per nascita Della Rovere per matrimonio Asburgo per matrimonio |
Padre | Ferdinando I de' Medici |
Madre | Cristina di Lorena |
Coniugi | (I) Federico Ubaldo della Rovere (II) Leopoldo V d'Austria |
Figli | (I) Vittoria (II) Maria Eleonora (II) Ferdinando Carlo (II) Isabella Clara (II) Sigismondo Francesco (II) Maria Leopoldina |
Religione | Cattolicesimo |
Claudia de' Medici (Firenze, 4 giugno 1604 – Innsbruck, 25 dicembre 1648) fu duchessa di Urbino come moglie del duca Federico Ubaldo Della Rovere e poi fu arciduchessa d'Austria e contessa di Tirolo come moglie dell'arciduca Leopoldo V d'Austria.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Giovinezza e primo matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Nona e ultima figlia di Ferdinando I de' Medici e Cristina di Lorena (sorella dunque di Cosimo II de' Medici), sposò nel 1621 Federico Ubaldo della Rovere, duca d'Urbino, al quale era stata promessa già quattro anni prima. Ebbero una figlia, Vittoria Della Rovere, futura moglie di Ferdinando II de' Medici. Federico Ubaldo morì già nel 1623 a causa di un attacco epilettico, e Claudia tornò a Firenze, dove fu rinchiusa in convento.
Secondo matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1626 sposò Leopoldo V d'Austria, fratello dell'imperatore Ferdinando II. Per matrimonio divenne dunque contessa del Tirolo.
Leopoldo morì nel 1632, rendendola vedova per la seconda volta. Alla morte del marito assunse la reggenza del Tirolo in vece del figlio Ferdinando Carlo d'Austria assieme a cinque consiglieri, e la mantenne fino al 1646.
Ultimi anni e morte
[modifica | modifica wikitesto]Dapprima sotto Ferdinando II, poi alla morte di questi (1637) sotto Ferdinando III fu coreggente di Tirolo e Austria Anteriore. Grazie agli stretti legami con la casa imperiale, l'arciduchessa Claudia ottenne di estendere i possedimenti dell'Austria Anteriore, esigendo in nome dei figli minorenni, i territori conquistati nel ducato di Württemberg.
Effettivamente poté prendere possesso di questi territori nel 1636 e farsi giurare fedeltà. Si spese molto in favore della Controriforma, per la reintroduzione della religione cattolica.
Con la pace di Vestfalia i territori furono restituiti al duca Eberardo III di Württemberg, ma l'arciduchessa si era battuta fino all'ultimo perché la restituzione non avvenisse. Fosse riuscita a spuntarla, il ducato di Württemberg sarebbe stato distrutto.
Claudia morì poco tempo dopo.
Mecenatismo
[modifica | modifica wikitesto]Nel corso della guerra dei trent'anni fece costruire le fortezze di castel Ehrenberg (noto come "Fort Claudia", a Reutte, in Tirolo), di Kufstein e di Scharnitz (la Porta Claudia sulla chiusa di Scharnitz prende il nome da lei), e si occupò di rinnovare e migliorare le difese del Tirolo, minacciato da una possibile apertura di un fronte meridionale della guerra.
Stimolò anche l'arte, con la costruzione di teatri barocchi, e il commercio, con la costituzione della nuova fiera di Bolzano nel 1635 e lo sviluppo dell'artigianato in Tirolo. Sempre nel 1635 Claudia fondò anche il magistrato mercantile di Bolzano, che più tardi trovò posto nel palazzo mercantile.
Retaggio nel territorio
[modifica | modifica wikitesto]Bolzano ha dedicato una via[1] ed una scuola[2] a Claudia de' Medici. Anche a Innsbruck esiste una strada a lei dedicata.
Anche il comune di Malles Venosta è legato alla figura dell'arciduchessa: il suo stemma, infatti, fu concesso proprio da Claudia nel 1642, tanto da riprodurre nella parte superiore i colori della casa d'Austria, e nella parte inferiore tre palle rosse in campo giallo, in onore dello stemma della famiglia Medici. Anche il complesso scolastico del comune venostano è intitolato a Claudia de' Medici (Oberschulzentrum «Claudia von Medici» Mals).[3]
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Claudia e Federico Ubaldo ebbero una figlia:
- Vittoria Della Rovere (1622–1694).
Claudia e Leopoldo ebbero cinque figli:
- Maria Eleonora d'Austria (1627-1629);
- Ferdinando Carlo d'Austria (1628-1662), sposò Anna de' Medici;
- Isabella Clara d'Austria (1629-1685), sposò Carlo II di Gonzaga-Nevers;
- Sigismondo Francesco d'Austria (1630-1665);
- Maria Leopoldina d'Asburgo (1632-1649), futura moglie dell'imperatore Ferdinando III.
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Copia archiviata, su tuttocitta.it. URL consultato l'8 giugno 2006 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2008).
- ^ l'istituto professionale per i servizi commerciali e turistici, su scuola.alto-adige.it. URL consultato l'8 giugno 2006 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2006).
- ^ Sito web delle scuole di Malles
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Sabine Weiss, Claudia de' Medici. Eine italienische Prinzessin als Landesfürstin von Tirol (1604-1648), Tyrolia, Innsbruck-Wien 2004. ISBN 3-7022-2615-X
- Gino Benzoni, CLAUDIA de' Medici, duchessa di Urbino, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 26, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1982. URL consultato il 26 luglio 2017.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Claudia de' Medici
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Clàudia (duchessa di Urbino), su sapere.it, De Agostini.
- Storia dello stemma di Malles Venosta, su mals.it. URL consultato il 10 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2007).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 69361698 · ISNI (EN) 0000 0001 0984 1875 · SBN MUSV043694 · CERL cnp01060116 · ULAN (EN) 500080128 · LCCN (EN) n80018167 · GND (DE) 10410399X · BNE (ES) XX1626503 (data) |
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